L’epicondilite laterale, questo il nome corretto del disturbo, non è altro che un’infiammazione dei tendini dei muscoli estensori dell’avambraccio, quelli che consentono di sollevare la mano e il polso.
È un disturbo molto diffuso tra i giocatori di padel, soprattutto amatoriali, ma non risparmia anche altre categorie di sportivi.
La causa principale è la stimolazione eccessiva e protratta dei tendini dovuta in genere a movimenti ripetuti e intensi dell’avambraccio o del polso con il palmo della mano rivolto in basso come quella cui sono sottoposti tennisti.
L’epicondilite è figlia delle vibrazioni che vengono trasmesse al braccio a ogni impatto con la pallina, ed è da imputare a due fattori: una tecnica non corretta e l’utilizzo di un tipo di rachetta non adatto. Il primo problema si può risolvere con l’ausilio di un insegnante, che può aiutare a “pulire” certi movimenti, mentre per il secondo può bastare un po’ di attenzione in più un fase di acquisto, per individuare il telaio adatto in termini di peso, bilanciamento e gomma al suo interno.
Ecco qualche consiglio per scegliere la racchetta corretta, con la raccomandazione di cambiarla con la giusta frequenza. Una racchetta troppo usurata, infatti, non garantisce più certi standard, finendo per trasmettere al braccio molte più vibrazioni.
PESO
Uno degli aspetti principali che deve avere una racchetta è la capacità di assorbire le vibrazioni generate dall'impatto con la pallina che inevitabilmente vengono trasferite al braccio. Più ne vengono assorbite, e minori sono i rischi di infortunio.
Generalmente, può darsi che una racchetta dal peso eccessivamente ridotto non sia in grado di assorbire a dovere le vibrazioni, quindi alla lunga può trasformarsi in un problema. Come una racchetta particolarmente pesante, infatti il peso riduce la maneggevolezza e può portare, di conseguenza,il giocatore a eseguire colpi con una tecnica non corretta.
Quindi, la raccomandazione è quella di optare per racchette dal peso medio o medio/basso, compreso fra i 355gr e 370gr.
BILANCIAMENTO
Un altro aspetto da tenere in considerazione è il bilanciamento della racchetta, dalla quale dipende anche la forma della stessa: tonda, a goccia ( o lacrima ) oppure a diamante.
L'ideale sono le racchette con un bilanciamento medio, quindi a goccia ( o a lacrima ). Queste garantiscono un'ottima maneggevolezza e richiedono meno sforso al braccio, a differenza delle racchette a forma di diamante ( per professionisti o giocatori di livelo avanzato ) che hanno il peso in testa, il che richiede sforzi superiori per gestirle e questo può provocare un'estensione dei tendini del braccio non necessaria, e può generare le prime infiammazioni.
GOMMA NEL NUCLEO
La gomma presente nel nucleo è la componente che determina la durezza di una racchetta: una gomma più morbida ha la tendenza a compiere con la pallina un effetto elastico, mentre una gomma più dura farà in modo che la racchetta non ammortizzerà troppo la pallina, trasmettendo al braccio una maggiore quantità di vibrazioni e obbligando il giocatore a uno sforzo maggiore per colpire a certe velocità.
Per tutti questi fattori, un giocatore a rischio epicondilite deve puntare su una gomma morbida o al massimo intermedia, in grado di assorbire bene le vibrazioni e non chiedere troppo sforzo a chi colpisce.
Ideali, quindi, la gomma EVA soft se si parla di una racchetta con più qualità, o la semplice Foam delle racchette meno professionali.
Oltre quindi ad una particolare attenzione alla racchetta, per prevenire l'epicondilite è importante che gli atleti allenino la muscolatura del braccio e dell’avambraccio, in modo da stabilizzare l’articolazione del gomito. Esistono esercizi semplici, come stringere con le mani una pallina da tennis o attività con i manubri, che rinforzano e tonificano la muscolatura e le articolazioni. Si possono chiedere indicazioni specifiche al preparatore atletico o al medico sportivo.
Altro aspetto fondamentale per la prevenzione è la tecnica di gioco. Molto spesso questo disturbo è causato da gesti scorretti, che non consentono di ammortizzare bene gli urti e la stimolazione continua e ripetuta. Perfezionare la propria tecnica è d’obbligo, sia per i professionisti sia per i principianti.
RACCHETTE PADEL PER EVITARE L'EPICONDILITE: